Teologo e medico svizzero. Grecizzò il proprio nome,
Thomas Lieber
(o Liebler) in quello di
Erastus (dal greco
erastós:
amato). Studiò Teologia a Basilea e Medicina a Bologna e Padova,
insegnando poi Medicina a Heidelberg e Filosofia morale a Basilea. Seguace di
Zwingli, il riformatore svizzero di più equilibrato spirito umanistico,
difese contro i luterani la dottrina eucaristica e nel 1559 l'elettore palatino
Federico III lo nominò membro della Chiesa concistoriale e suo
consigliere privato. Per il prestigio di cui godeva, riuscì a ottenere la
prescrizione sia dal Cattolicesimo che dal Luteranesimo. Assai più
difficile fu la coesistenza coi calvinisti che intendevano introdurre il sistema
di Governo ecclesiastico noto come
divina disciplina, in vigore a
Ginevra. Egli sostenne la dottrina della sottomissione della Chiesa al potere
dello Stato e contestò il diritto di lanciare scomuniche. Le sue tesi di
replica a Teodoro di Beza furono pubblicate postume:
Explicatio gravissimae
quaestionis, utrum excommunicatio mandato nitatur divino, an excogitata sit ab
homnibus (1589). In esse egli nega ogni validità alla scomunica dato
che essa, ignorata dagli ebrei, non trova riferimenti neppure nel Nuovo
Testamento. Solo al potere civile spetta il compito di applicare le leggi anche
nell'ambito delle sanzioni religiose (Baden-Durlac 1524 - Basilea 1583).